Tornano le nostre interviste ai nuovi scrittori emergenti ed è la volta di Aura Conte e Connie Furnari. Le due ragazze hanno diversi libri a loro attivo e ce ne parlano ben volentieri.
Domande di Tatiana:
– Romeo e Giulietta e la serie “Pecador” – Da dove è venuta l’ispirazione e come hai/avete sviluppato l’idea?
Connie: Entrambe amiamo Al Pacino, volevamo scrivere un romanzo crime romance ambientato a Miami. Io mi sono ispirata a Scarface, Aura a Il Padrino. Ma abbiamo aggiunto l’elemento romantico, ispirato a Romeo e Giulietta.
– Com’è nata la vostra collaborazione a quattro mani e come avete organizzato il lavoro sui libri che avete scritto?
Aura: Ci siamo conosciute lo scorso autunno grazie ai social network ed è stato un colpo di fulmine… ma non ditelo a suo marito.
Connie: Sì, Aura è la mia amante virtuale.
– Romanzo storico, thriller, fantasy, romance, avete toccato molti generi nei vostri libri, ma qual è il vostro preferito?
Aura: Dark fantasy, horror.
Connie: Paranormal Romance.
– Per Aura: nel libro “Purpureo Re-Birth” si torna a parlare dell’immagine del vampiro classico, cosa ti affascina di più di questa figura e quali temi tratti nel libro?
Aura: La storia è nata durante la mia adolescenza, come “costola” di un racconto fantasy per ragazzi che stavo scrivendo. Da sempre, i vampiri mi hanno affascinata, come tutte le storie dark. Mi piace l’idea che i vampiri siano esseri provenienti da diversi periodi storici. La serie si apre con un doppio omicidio e l’inseguimento della protagonista tra le vie di Nizza. Non ci sono vampiri che mangiano animaletti della foresta, bensì, i protagonisti sono tutti peccatori, colpevoli, uccidono e sebbene di una certa età, cercano di adeguarsi al mondo di oggi. La serie si articola tra presente e passato, tra Europa e Stati Uniti; c’è romanticismo, potere, storia, diversi misteri e anche molte battute. In questo momento, la serie non è più in commercio, ma sarà presto nuovamente disponibile.
Domande di Silvia
– Cosa vi ha spinto a scrivere un romanzo erotico? Cosa vi affascina di questo genere? E cosa pensate che possa affascinare la gente?
Connie: I nostri non sono proprio romance erotici. L’erotismo è una parte, ma non il punto centrale, ci concentriamo di più sulla trama e sui personaggi. Volevamo dare alla gente un romanzo pieno di adrenalina e azione, che li potesse affascinare, con molto erotismo.
Aura: Non contavo di scrivere qualcosa di erotico o soft-erotico, quando scrivo mi focalizzo sulla storia dei/tra i protagonisti. Il sesso è stato una conseguenza visti i temi trattati. In Pecador si parla di mafia cubana, in certi ambienti non ci sono santi ma peccatori e decisamente, il loro stile di vita o linguaggio non è quello di un uomo medio. Di questo genere, come scrittrice, mi affascina la mancanza di limiti. Penso che piaccia ai lettori per lo stesso motivo principale, soltanto in modo diverso.
– Avevate mai collaborato con qualcuno prima di conoscervi?
Aura: Prima di collaborare con Connie, ho scritto alcuni racconti brevi su 20Lines insieme ad altri autori. Per un lungo periodo, sono stata contraria a collaborare con altri. Dopo aver conosciuto Connie, mi sono ricreduta e anche divertita a scrivere a quattro mani sia la serie “Pecador” sia il volume unico “Charmeur”. Infatti, abbiamo altri nuovi progetti da scrivere insieme in futuro.
Connie: No, con nessuno. Anche se ho ricevuto parecchie proposte. Ho partecipato solo ad alcune antologie.
– Parlateci di “Pecador”, diteci cosa vi ha spinto a crearlo?
Connie: L’amore per il thriller, confermo.
Aura: L’amore condiviso per il genere thriller.
– Mi piacerebbe saperne di più del libro “La sposa del capitano”, essendo di un genere che amo molto, in più con una trama molto affascinante.
Aura: “La sposa del capitano” è la seconda edizione di un mio vecchio libro pubblicato nel 2013 “Controvento”, scritto nel 2010 nell’ambito del NaNoWriMo. Da Maggio 2017 è pubblicato da Libro/Mania (progetto editoriale di De Agostini e Newton Compton). È un romanzo storico ambientato durante la rivolta antispagnola avvenuta a Messina nel 1674-78. C’è molto sangue, storia, amore, ricostruzioni di usi e costumi dell’epoca e tanto altro.
– E tu Connie che ne dici di raccontarci della tua ultima fatica in solitaria, “Crush”, uscito in Giugno?
Connie: Crush è un tipico romance new adult. Chi mi legge e mi conosce, sa che do il massimo nelle ambientazioni liceali americane. Mi piace scrivere sui teenager, forse perché sono rimasta teen dentro. Crush segue il modello di Touch e degli altri young adult romance che ho scritto, uno stile fresco e giovane. L’amore ne è il punto focale, istintivo e passionale.
Domande di Simona:
Mi riallaccio alla domanda di Tatiana e chiedo:
– C’è invece un genere che non riuscireste proprio a scrivere e perché?
Connie: Direi lo storico. Non ci ho mai provato. Ma chissà in futuro…
Aura: Ultimamente, sto cercando di sperimentare il più possibile. Però, per ora, non mi appassionano più di tanto i distopici.
– Avevate già deciso dalla prima parola del primo libro della serie Pecador che sarebbe stata una saga oppure è una cosa che invece vi è venuta successivamente?
Connie: Pecador era nato come volume unico, ma i lettori hanno insistito per avere un seguito. Noi ci siamo rese conto che dovevamo farlo, perché c’è ancora molto da dire sui personaggi.
– E se è stato quest’ultimo c’è un elemento che lo determina nel libro?
Aura: Se ben mi ricordo, la scena della doccia. In quel momento, ci siamo rese conto che le idee fossero troppe per entrare in un unico libro.
Connie: Un elemento soltanto. Rafael. Per lui si farebbe di tutto!
– So che è una domanda che non si dovrebbe fare a uno scrittore ma… avete un personaggio che preferite di più e se sì, perché?
Aura: Rebecca, la protagonista di Purpureo. Perché è cocciuta e anche quando circondata da persone scettiche, lei va per la sua strada. Ha fame di conoscenza.
Connie: Non saprei, un po’ tutti i miei personaggi. Sia maschili che femminili, ma soprattutto quelli maschili. Metto qualcosa di me in ognuno di loro.